"Insegnami a respirare" di Davide Bellamy

TITOLO: Insegnami a respirare 

AUTORE: Davide Bellamy

EDITORE: Youcanprint

PREZZO:16,90 euro

NUMERO PAGINE: 322


“Insegnami a respirare” è il primo libro di Davide Bellamy. Racconta di Federico, un giovane ragazzo che vive a Bologna. La sua vita è una continua routine tra orari di lavoro stancanti, partite del Bologna e musica degli U2.

Un equilibrio che viene interrotto da un “diavolo interiore” come lo chiama il giovane. Attacchi di ansia, panico e una forma di depressione che lo trascinano in un vortice di sconforto.

La paura di cadere e non avere la forza di rialzarsi è un'angosciante realtà che si palesa tutte le volte che Federico non riesce a dare un senso alle sue giornate.

Cosa fare? Per Federico sarà fondamentale chiedere aiuto ad un terapeuta che lo accompagni nel percorso di conoscenza di sé.

Mi asciugai le lacrime e la goccia al naso con il polsino della felpa. Mi sentivo sollevato e felice. All’improvviso era come se avessi preso coscienza di avere una possibilità per riuscire a stare meglio. Una speranza a cui credere per resistere.”

Provare a resistere e ripartire da zero. Un nuovo Federico che conosce la parte più fragile della sua anima e se ne prende cura con pazienza. Non è sempre agevole comprendersi e ricominciare a respirare, ma il protagonista impara a fidarsi delle sue emozioni e del suo cuore.

La dolcezza di un incontro inaspettato sarà uno squarcio nel buio , una luce che ha un nome e due occhi capaci di rasserenare Federico nella sua battaglia

“Insegnami a respirare” è un romanzo che parla in maniera molto naturale della difficoltà di un ragazzo nell'affrontare un qualcosa che non conosce, che non sa gestire e non riesce a comprendere.

Con un linguaggio semplice e scritto in prima persona, Bellamy ci racconta in maniera così intima e profonda un disagio comune ma che molti nascondono per vergogna, imbarazzo o incapacità di esternarlo. Una maestria dell'autore a non costruire una storia artefatta e scontata, bensì, a descrivere le sensazioni vive del personaggio principale come se i lettori possano empatizzare con lui. Una presa per mano verso l'epilogo.

Il libro è un inno alla vita, un dolce ricordo di quanto siamo fragili ed inermi innanzi alla nostra emotività. Così delicati e sottili come un soffio di vento che muove una piuma troppo leggera per ribellarsi ad una forza che sposta il suo asse. La serenità sembra sempre irraggiungibile, una meta lontana poichè l'ostacolo appare troppo grande da superare.

Federico impara che nulla è eterno, anche la sua ombra nera è fatta per essere sconfitta, deve solo armarsi di consapevolezza e incamminarsi verso il suo futuro.

Una parola avvolge l'intera storia ed è “RESPIRARE”. Quando hai un attacco di ansia o di panico, il terapeuta consiglia quasi sempre esercizi di controllo della respirazione. La respirazione consapevole dovrebbe calmare il battito cardiaco, rilassare la muscolatura ed evitare il fiato corto e affannoso. Concentrarsi a fare una cosa primordiale come respirare è come se bisognasse riporre l'attenzione verso qualcosa che facciamo con inerzia. Riscoprire il valore primigenio della vita e aggrapparsi a questo per superare il momento di panico.

Ma non è così facile.

Oggi gli attacchi di ansia, di panico e la depressione sono una realtà ben nota. Molti si ostinano a non comprenderli dichiarandoli una fragilità del corpo o enfatizzare le preoccupazioni. Il problema è che la radice di questi disagi emotivi è molto più profonda e da soli non si riesce a portarli a galla. Bisogna circondarsi di un professionista, di buoni amici che comprendono i tuoi momenti, di un eventuale partner affettuoso che non giudica ma ti accompagna nell'affrontare la difficoltà e di tutto il calore, la comprensione e l'affetto che l'amor proprio può dare.





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