INTERVISTA ad Alessia Vecchi, autrice di "Brava Bambina" edito da Hope Edizioni. Quando il segreto di una bambina diventa un buio inconfessabile.

 


Ciao Alessia, benvenuta!


Partecipi all’evento LCS Romance & Valentine con il tuo libro “Brava Bambina”  di cui pubblicherò la recensione fra pochi giorni. Ti va di presentarti ai lettori e di presentare il tuo libro? 

Alessia Vecchi: Ciao, sono molto contenta di partecipare a questo evento. Mi chiamo Alessia, ho (quasi) 28 anni e vengo da Modena. Ancora un po’ non ci credo di essere una scrittrice. “Brava Bambina” è il mio primo romanzo pubblicato con la Hope Edizioni. Spero che la storia di Sara e di Gabriele vi piaccia e che vi possa entrare un po’ nel cuore.


Come è nata l’idea per questo romanzo? Le tematiche affrontate nel tuo romanzo sono importanti, cosa ti ha spinta a parlarne nel tuo libro?  

Alessia Vecchi: L’idea per questo romanzo è nata a una lezione universitaria di Psicologia Generale. La professoressa stava parlando di quanto i dati che riguardavano la violenza sui bambini fossero incompleti, perché le vittime non denunciavano, e ho pensato “Pensa a portarsi un peso del genere dentro, per anni. Come si fa?”. E da lì, nei giorni seguenti, sono nati i personaggi di Sara e di Gabriele, la survivor e la persona esterna coinvolta.


Quali sono state le scene più difficili da scrivere in “Brava Bambina”? Perché?

Alessia Vecchi: La scelta più difficile è stata decidere se scrivere le parti della bambina. Chi ha letto il romanzo ha già capito a cosa mi riferisco. Mi sono chiesta quanto dovessi descrivere dell’orrore in modo che i lettori potessero comprendere una piccola parte del dolore dei survivors. Mi sono documentata per mesi, e nei testi di psicologia che riportavano le testimonianze… beh, mi si ghiacciava il sangue nelle vene. Quindi alla fine ho deciso di farlo. Molti lettori mi hanno detto che hanno fatto fatica a leggerle. Ma è giusto così.


Se dovessi descrivere i protagonisti del tuo romanzo con tre aggettivi ciascuno, quali sarebbero? Parlaci anche un po’ di loro. 

Alessia Vecchi: Beh, parto da Gabriele e così vado sul sicuro. Empatico, altruista e paziente. Per quanto riguarda lui, ho ricevuto feedback solo positivi (ve ne innamorerete tutte). Gabriele ha vissuto il dolore e lo comprende, lo percepisce, e riesce in qualche modo a capire come agire. Aiuta gli altri ma, come scoprirete, fa fatica ad aiutare se stesso.

Sara… Sara è più complicata. È stato difficile scrivere di lei. È una pianista (una bambina prodigio), è sensibile, riservata e tende a evitare qualsiasi tipo di scontro. 


A quale dei tuoi personaggi ti senti più legata? Perché?

Alessia Vecchi: Forse vado contro le aspettative, ma mi sento maggiormente legata a Gabriele. Ho percepito tutta la sua frustrazione nell’affrontare il mondo di Sara mentre scrivevo dal suo punto di vista ed è stato difficile.

16 Ottobre 2021-
Salone Internazionale del Libro


Quali sono i tuoi progetti futuri? Stai già lavorando a un nuovo romanzo?

Alessia Vecchi: Sto scrivendo il seguito di “Brava Bambina”, che concluderà la storia di Sara e Gabriele, e poi ho qualche altro progetto in mente…


Grazie per l’intervista!

Alessia Vecchi: Grazie a voi per avermi ospitato! Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate.


Ecco dove potete trovare il suo romanzo: https://www.amazon.it/Brava-bambina-Alessia-Vecchi/dp/8855311603

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