"Domani e per sempre" di Ermal Meta
TITOLO: Domani e per sempre
AUTORE: Ermal Meta
EDITORE: La nave di Teseo
PREZZO: 20,00euro
NUMERO PAGINE: 540
Domani e per sempre è il primo romanzo del cantautore Ermal Meta ed edito da La nave di Teseo.
Ermal Meta scrive la storia di Kajan, un bimbo albanese che
impara a suonare il piano grazie ad un suo insolito amico. Siamo nel 1943,
l’Albania è dominata dalla guerra e non è semplice trovare la giusta armonia in
un mondo di solo dolore e distruzione. La storia scritta dal cantautore
abbraccia tutta la vita del protagonista, difatti il libro accompagna Kajan durante
la sua crescita. Un futuro beffardo attende il giovane pianista. Tra partenze,
fughe, e lotte per la libertà Kajan andrà incontro al suo destino e si lascerà
avvolgere dalla vita imparando a sopravvivere.
Il libro si apre nell’Albania del 1943 dominata dalla guerra
contro l’invasione tedesca e continua tra Berlino Est e Berlino Ovest passando
attraverso il sogno del jazz americano e
un campo di prigionia durante la dittatura in Albania.
Non basterebbero tre libri di storia per raccontare tutte le
vicende che fanno da cornice alla vita di Kajan e che sono determinanti per la narrazione
politica e sociale di quel periodo. Si parla del muro di Berlino, della
dittatura, della politica oligarchica e di un popolo spezzato come un filo
d’erba con l’unica colpa di voler essere libero.
Il libro è diviso in sei parti e frazionato in ventotto
capitoli ed un epilogo. La struttura narrativa è scorrevole ed avvincente
garantendo al lettore una semplice comprensione e disinvoltura tra le pagine.
Nonostante le sue 540 pagine, si legge con scioltezza e in nessuna parte si
presenta come pesante e ripetitivo. L’autore ha saputo gestire con estrema
maestria una storia lunga quasi cinquanta anni. Un capolavoro artistico,
emotivo e letterario avendo anche la capacità di potersi proporre a varie fasce
d’età rendendolo versatile da un punto di vista di proposta al pubblico.
“Domani e per sempre” è il racconto suggestivo di una storia
ingiusta, una storia che sui libri ci viene racconta in maniera asettica senza
pensare alla sofferenza di chi è dovuto morire per una guerra che non ha scelto
o è dovuto fuggire da uno Stato che non lo rendeva libero.
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