RECENSIONE "Brava Bambina" di Alessia Vecchi

TITOLO: Brava Bambina  

AUTRICE: Alessia Vecchi

EDITORE: Hope

PREZZO:12,90 euro

NUMERO PAGINE: 618


Brava bambina è il primo romanzo di Alessia Vecchi edito da Hope Edizioni. Un romance che ha per protagonisti Sara e Gabriele. La storia ha un andamento narrativo che prosegue in parallelo ed è un racconto a due voci: quello di Sara e quello di Gabriele. Sara, una pianista di fama internazionale e Gabriele, studente di Psicologia.

Alessia Vecchi è riuscita a raccontare una storia d'amore non banale e scontata. Il filo conduttore del testo è il passato della sua protagonista femminile vittima di abusi quando era solo una bambina.

La violenza non è mai fine a sé stessa, porta dietro sempre un bagaglio spiacevole pieno di ferite e di incubi. Non importa il tempo passato, un trauma rimane un tatuaggio indelebile sul corpo e scava fino ad arrivare alle pieghe più profonde dell'anima.

Sara e Gabriele vivono la loro storia d'amore sul filo del rasoio, inconsapevoli di quanto siano indispensabili l'uno per l'altra. Un legame forse salvifico per Sara che trova in Gabriele la sua luce dopo tanto buio. Non è sempre facile, i due ragazzi saranno continuamente messi alla prova dai sentimenti di un passato che per entrambi è un fardello troppo pesante da essere lasciato nel cassetto dei ricordi.

Sara è una brava bambina, ma quanto costa essere una brava bambina? Cosa significa essere una brava bambina? Perchè esserlo e non ribellarsi?

Un finale inaspettato che lascia spazio ad un sequel che si prospetta avvincente.

Protezione, affetto, amore, stima, rispetto dovrebbero essere queste le prime parole basilari per un rapporto di coppia sano. Costruire, imparare dall'altro e alimentare la fiducia reciproca. Non è facile lasciarsi andare e Sara lo sa, ma vuole che la sua vita venga colorata da Gabriele e sfiderà anche sé stessa per quell'amore.

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